giovedì 21 luglio 2011

La festa di Pentecoste

    In occasione della festività, ogni cristiano dovrebbe fare una riflessione di approfondimento sulla Pentecoste, per individuare quali sono i riflessi dello Spirito Santo nella nostra vita quotidiana e come Esso ci condiziona nella manifestazione della nostra personalità e nella nostra vita relazionale con Dio e con il prossimo.     La novità della Pentecoste cristiana è fondata non più su una legge scritta su tavole di pietra, ma sull’azione dello Spirito di Dio che è in noi.
   Se viene a mancare questa azione, Dio è lontano, il Cristo resta nel passato, il vangelo   una lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l’autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un arcaismo, e l’agire morale un agire condizionato dalle passioni umane, invece che dall'Amore di Dio che è stato riversato in noi per mezzo di Cristo.        "Nello Spirito Santo il cosmo è nobilitato per la generazione del Regno, il Cristo risorto si fa presente, il vangelo si fa potenza e vita, la Chiesa realizza la comunione trinitaria, l’autorità si trasforma in servizio, la liturgia è memoriale e anticipazione, l’agire umano viene deificato» (Atenagora).
   Tutto questo però non avviene nell'uomo passivo.
   Per coltivare e far crescere l'Amore che è in noi, occorre grande disponibilità, infinita pazienza e forte impegno.
   L'amore è come un esercizio di giardinaggio, bisogna strappare quello che fa male, preparare il terreno, seminare, essere paziente, irrigare e curare. Essere preparato perchè ci saranno piaghe, siccità o eccessi di pioggia, tutto concorre con un motivo in più per non abbandonare il proprio giardino.
   Nella vita l'amore è tutto.
   Infatti, la giustizia senza amore, rende ipocriti; il successo senza amore, rende arroganti; la ricchezza senza amore, rende avari; la docilità senza amore, rende servile; la povertà senza amore, rende orgogliosi; la bellezza senza amore, rende ridicoli; la verità senza amore, rende graffianti; l'autorità senza amore, rende tiranni; il lavoro senza amore, rende schiavi; la fede senza amore, rende fanatici; la vita senza amore, non ha senso.
                                                                                                           MdL Giovanni Adamo


(Dal  settimanale “Il Ponte” – 18 giugno 2011)        

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