Se viene a mancare questa azione, Dio è lontano, il Cristo resta nel passato, il vangelo una lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l’autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un arcaismo, e l’agire morale un agire condizionato dalle passioni umane, invece che dall'Amore di Dio che è stato riversato in noi per mezzo di Cristo. "Nello Spirito Santo il cosmo è nobilitato per la generazione del Regno, il Cristo risorto si fa presente, il vangelo si fa potenza e vita, la Chiesa realizza la comunione trinitaria, l’autorità si trasforma in servizio, la liturgia è memoriale e anticipazione, l’agire umano viene deificato» (Atenagora).
Tutto questo però non avviene nell'uomo passivo.
Per coltivare e far crescere l'Amore che è in noi, occorre grande disponibilità, infinita pazienza e forte impegno.
L'amore è come un esercizio di giardinaggio, bisogna strappare quello che fa male, preparare il terreno, seminare, essere paziente, irrigare e curare. Essere preparato perchè ci saranno piaghe, siccità o eccessi di pioggia, tutto concorre con un motivo in più per non abbandonare il proprio giardino.
Nella vita l'amore è tutto.
Infatti, la giustizia senza amore, rende ipocriti; il successo senza amore, rende arroganti; la ricchezza senza amore, rende avari; la docilità senza amore, rende servile; la povertà senza amore, rende orgogliosi; la bellezza senza amore, rende ridicoli; la verità senza amore, rende graffianti; l'autorità senza amore, rende tiranni; il lavoro senza amore, rende schiavi; la fede senza amore, rende fanatici; la vita senza amore, non ha senso.
MdL Giovanni Adamo
(Dal settimanale “Il Ponte” – 18 giugno 2011)
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